"Trap" di UFPT
Storie distopiche di un futuro assente
Siamo in crisi: se non altro abbiamo trovato la colonna sonora perfetta.
La musica trap è un nuovo linguaggio simile a quello della cultura hip hop, ma esposto con modalità che sembrano lasciare più spazio espressivo, un’arma a doppio taglio che genera un’alternanza di brutture stilistiche e picchi di genio. Questa maggiore libertà, enormemente agevolata da un accesso illimitato al mondo dei social, ha promosso la formazione di un’attitudine mai vista prima che ha grande influenza sulle nuove generazioni.
Il giovane autore traccia il contesto di degrado delle metropoli meridionali degli Stati Uniti dove è nata la trap, un viaggio tra le sue manifestazioni più popolari, le produzioni più significative e un’analisi sui perché siamo arrivati in pochi anni all’esplosione di un caso mondiale che ha saputo stravolgere anche la scena italiana.
In Trap. Storie distopiche di un futuro assente viene descritto il percorso di radicamento sia nei grandi snodi urbani sia nelle province, per addentrarsi all’interno di una scena contraddittoria formata da creature misteriose, apparentemente interessate solo alla fama e al denaro, ma che è riuscita finalmente a spodestare la paludosa fase della retromania.
pp. 168 • illustrato • 2020