"Resistenze innaturali" di Beppe De Sario

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"Resistenze innaturali" di Beppe De Sario

Con un linguaggio personale e a tratti sorprendente, Beppe De Sario inserisce nella storiografia nazionale una prospettiva che non cessa di essere utopica pur mantenendosi fortemente storica in ogni momento della trattazione.
Luisa Passerini

Anni ’80: il limbo di un tempo minore o un fondamentale anello di congiunzione tra il passato e il futuro dei movimenti sociali?
Nei circuiti dell’attivismo culturale e dell’underground italiano muovono i primi passi le esperienze che daranno vita ai centri sociali, all’autoproduzione, al consumo critico e all’utilizzo alternativo delle reti telematiche. Prende corpo nelle pratiche delle giovani generazioni la via di fuga da due fenomeni legati e convergenti: la sconfitta del precedente ciclo di lotte e l’incitamento a godere e consumare immediatamente successivo.
Attraverso fonti orali e un’originale analisi storiografica, Resistenze innaturali percorre le scene di Torino, Milano e Roma nell’intreccio tra punk e sottoculture di strada, tra soggettività emergenti e processi politici e comunicativi in radicale trasformazione. Frammenti, linguaggi sommersi, un ampio apparato di foto e documenti d’archivio compongono il mosaico di un decennio per molti versi ancora inedito.