" Northern Soul" di Antonio Baciocchi
Northern soul
Il culto dei giovani ribelli soul
È qualcosa che ti entra nel sangue e che ti fa “mantenere la fede” (Keep the Faith), è una questione di solidarietà collettiva, di bei momenti trascorsi con persone che la pensano allo stesso modo.
Finalmente un libro sulla più sconosciuta e seminale tra le sottoculture inglesi: il northern soul. Un fenomeno complesso e impossibile da definire, uno splendido mistero di passione, senso di appartenenza, identità, amore per la musica e la danza. La stesse due parole che lo connotano sono alquanto generiche, inventate dal giornalista e dj Dave Godin per descrivere i dischi a cui erano interessati i clienti del suo negozio che arrivavano prevalentemente dal nord dell’Inghilterra. La scena era formata In maggioranza da giovani maschi bianchi provenienti dalle famiglie della working class ma non c’era un’estetica unificante, persino la musica si poteva aprire a mille influenze o chiudere in ristretti canoni sonori. Difficile distinguere la differenza tra un raro e dimenticato singolo di soul (genericamente uscito tra il 1965 e il 1970) e una classica hit della Motown. Talvolta proprio il fatto che il brano non avesse avuto riscontro commerciale era la garanzia di una maggiore purezza artistica. In questo libro si è lasciato ampio spazio alle testimonianze di alcuni protagonisti per tessere una trama più esaustiva possibile e che si riassume alla perfezione nel classico motto: Keep the Faith!
Contributi di: Enrico Camanzi, Carlo Campaiola, Fabio Conti, Marco Dall’Asta, Geno De Angelis, Alberto Folpo Zanini, Flavio Frezza, Filippo Frumento, Francesco Fulci Corsagni, Oskar Giammarinaro, Enrico Lazzeri, Clelia Lucchitta, Andrea Mattioni, Francesco Nucci, Stefano Oggiano, Marco Piaggesi, Niccolò Pozzoli, Soulful Jules, Renato Traffano, Paolo Zironi.