"La carezza e la mitraglia" di Massimiliano Gollini
Romanzo di resistenza a Marzabotto.
“Un colpo. Uno solo. In mezzo agli occhi. E la guerra sarebbe finita.” A questo pensò Anima nel buio della montagna. Il suo obbiettivo era Walter Reder, comandante SS e responsabile degli eccidi di Monte Sole.
La giovane Elena Beltrami ha una mira infallibile, dopo tanto allenamento è capace di colpire, con tre sassi nello stesso punto, il tronco di un albero. In piena ribellione adolescenziale nei confronti di una famiglia di orientamento fascista, disperata d’amore per il suo coetaneo Odino arruolato e partito per Addis Abeba, indignata per le leggi razziali che colpiscono l’amica Albertina, Elena deve prendere una decisione importante.
Il Branco è formato da un piccolo gruppo di assalitori, guidati dal comandante Ghiaccio che ha combattuto sul fronte del Don, a loro sono assegnate le missioni più pericolose.
Con l’adrenalina che scorre veloce si susseguono gli scontri all’ultimo sangue con le truppe tedesche, si vive con i protagonisti la tensione dei combattimenti. Ci si inorridisce per le crudeltà dei nazifascisti contro la popolazione civile e infine si gioisce per la precisione dei colpi andati a bersaglio.
Ambientato a Bologna e nei dintorni di Marzabotto, frutto di una ricostruzione storica impeccabile basata su fatti realmente accaduti, testimonianze dirette e studi bibliografici, La carezza e la mitraglia è un romanzo dedicato a tutti i coloro che sfidarono con coraggio la morte per difendere il più alto ideale di libertà ed eguaglianza.